All'imbocco della Valchiusella un paesaggio lunare testimone del passato del nostro territorio

Riserva Naturale dei Monti Pelati 

Tra i comuni di Vidracco, Baldissero Canavese e Castellamonte, ci si imbatte in un paesaggio davvero curioso, divenuto Riserva Naturale nel 2004 e attualmente sotto la gestione della Città Metropolitana di Torino. Il motivo del suo aspetto arido e brullo, va mp_geologicamente.jpg cercato in tempi lontani quando, durante il processo di formazione dei rilievi alpini, parte del mantello terrestre è stata portata in superfice. Per questa ragione il sottosuolo dei Monti Pelati è composto principalmente da peridotiti, rocce magmatiche intrusive che si originano a grandi profondità.  Le caratteristiche chimiche del suolo non sono quindi adatte a ospitare una ricca vegetazione arborea; le specie vegetali presenti sono per lo più rappresentate da arbusti come il ginepro e il pungitopo oppure da rare angiosperme come la Campanula bertolae, il Linum suffruticosum e la Fumana procumbens. Le numerose specie di licheni che colonizzano le rocce della riserva contribuiscono ad arricchire la biodiversità del sito. Anche la fauna è influenzata dall'ambiente xerotermico, che registra temperature più alte rispetto al territorio circostante. Troviamo perciò particolari specie di uccelli, come l'occhiocotto, lo zigolo nero, il saltimpalo, e insetti rari come il lepidottero Pedasia luteella, il coleottero Phytoecia vulneris, e il formicide Leptothorax flavicornis.

La Riserva Naturale dei Monti Pelati è inserita fra i Siti di Rete Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario dell'Unione Europea.

CARTA D'IDENTITÀ DEL PARCO

Comuni d'appartenenza: Vidracco, Baldissero canavese, Castellamonte
Superficie: 146 ettari
Altitudine massima: 581 m s.l.m.
Anno di istituzione: 2004
Ente Gestore: Città Metropolitana di Torino